“Perdonate, Manuele. Alcuni di questi prigionieri Ottomani sono così… Fragili.” (ridendo)
Shahkulu nacque in una tribù turkmena dell’Anatolia orientale, tormentata dall’Impero Ottomano. A distanza di alcuni anni dalla sua nascita, gli Ottomani attaccarono la sua Tribù e i soldati uccisero i suoi genitori, lasciandolo orfano e solo. Da quel momento decise di voler vendicarsi degli Ottomani e venne accolto nell’Ordine dei Templari.
Passarono gli anni e il suo odio nei confronti dei turchi Ottomani crebbe, provò tra l’altro lo stesso sentimento anche verso coloro che si opponevano all’ideologia dei Templari, dedicando anima e corpo alla causa.
Immagine che ritrae Shahkulu
Shahkulu si fece conoscere all’interno dell’ordine e divenne molto temuto. Intorno al 1511 si alleò con Manuele Paleologo (erede al trono dell’Impero Bizantino e anch’egli Templare). Il patto consisteva nell’ aiutare Manuele nel suo tentativo di ripristinare la potenza dell’Impero Bizantino, certo che sarebbe stato lautamente ricompensato.
Nella metà del 1511, i due Templari incontrarono il capo dei Giannizzeri, Tarik Barleti, a Costantinopoli con lo scopo di ottenere il permesso per poter accedere all’ “Arsenale” (nome con cui era comunemente chiamato il l porto di Teodosio, che era il più grande dei porti di Costantinopoli) e così controllare una spedizione di armi. Shahkulu, per togliersi ogni dubbio di un presunto tradimento, ricordò al suo compagno Templare quanto fosse stato prezioso il suo intervento per ripristinare l’esercito e di non provare a dimenticarsi del loro patto. Manuele per tranquillizzare Shahkulu, lo assicurò dicendogli che non avebbe mai dimenticato il debito che aveva con lui.
Shahkulu che ricorda a Manuele del loro patto.
Shahkulu strangola Ezio.
– AL MUALIM –