IL CLAN DEGLI ASSASSINI

ARBAAZ MIR [XIX SECOLO D.C.]

“La fiducia è una caratteristica pericolosa, Hamid

GIOVINEZZA

Arbaaz Mir fu un assassino della confraternita indiana basata nella città di Amritsar. Nacque in India nella regione del Kashmir durante i primi anni del XIX secolo da una famiglia musulmana. La sua regione fu conquistata dal Maharaja dell’impero Sikh Ranjit Singh il quale fece operare uno sterminio di musulmani in tutta la regione del Kashmir. Tra tali vittime ci fu anche la famiglia di Arbaaz, il quale per tutta la vita considerò il Maharaja un assassino a sangue freddo. Ormai orfano, Arbaaz per sopravvivere diventò un ladruncolo di strada fin quando Hamid, il capo della confraternita degli assassini indiana, lo salvò da un attacco vendicatore di persone alle quali aveva cercato invano di rubare del denaro.
Arbaaz con il mentore Hamid.

CACCIA AL KOH-I-NOOR

Nel 1839 Hamid lo incaricò di recuperare dalle mani dell’imperatore indiano Ranjit Singh un frutto dell’eden a forma di diamante chiamato koh-i-noor, sul quale c’era anche l’interesse dei templari che, infiltratisi tra gli ufficiali britannici (la gran bretagna si sarebbe presto appropriata dell’India dal momento che gli eredi dell’imperatore erano di fibra molle e pertanto avrebbero rapidamente consegnato l’india alla gran bretagna) avrebbero avuto la strada spianata nell’impossessarsene. Tra le peculiarità del koh-i-noor ricordiamo un paio: era la sede della coscienza di una Isu di nome Durga e creava delle illusioni. Arbaaz Mir rubò il Koh-i-noor e, prossimo ad essere catturato dalle guardie dell’imperatore, lo diede al suo servo, un ragazzo muto di nome Raza Soora, affinchè lo custodisse. Il servo diede il gioiello ad una nipote dell’imperatore di nome Pyara Kaur. Dopo la morte dell’imperatore, avvelenato dagli inglesi, Pyara Kaur cercò di scappare con il Koh-i-noor ma fu fermata dal templare inglese Francis Cotton e Pyara attivò il potere del diamante: Durga si impossessò della ragazza e disse che gli uomini dovevano essere uniti nell’affrontare il proprio destino. Cotton sparò a Pyara, spaventato dalla vista di Durga, ma il proiettile distrusse il diamante che emise un’esplosione che fece crollare parte del palazzo reale. L’assassino indiano, che ne frattempo aveva raggiunto Pyara e Raza, si salvò con loro 2 tuffandosi in una piscina mentre Cotton fu ucciso da una tigre generata dall’esplosione del Koh-i-noor.

Arbaaz osserva la città dall’alto.

ULTIMI ANNI

Nel 1841 Hamid fu catturato da due templari William Sleeman e Alexander Burnes, che cercarono di utilizzare il Koh-i-noor per alimentare una scatola dei Precursori. Entrambi i manufatti furono infine recuperati da Arbaaz al Tempio di Katasraj, ma in risposta, Sleeman pose l’assedio al palazzo estivo di Amritsar, prendendo Pyara in ostaggio. Durante lo scontro successivo, la scatola dei Precursori finì di nuovo nelle mani dei Templari, ma Arbaaz e Pyara riuscirono a fuggire incolumi con il Koh-i-noor in loro possesso. Arbaaz e Pyara ebbero un figlio di nome Jayadeep. Tempo dopo, Jayadeep (che assunse il nome di Harry Green) fu mandato ad addestrarsi da assassino in Inghilterra, presso un assassino inglese buon amico di Arbaaz (al quale era stato già in precedenza il compito di seppellire il Koh-i-noor: l’assassino inglese Ethan Frye).

Arbaaz consegna il Koh-i-noor ad Ethan Frye

AL MUALIM

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