“Ho trovato l’Achemenide e lui mi ha rivelato il segreto del suo veleno. Non agisce rapidamente come avrei sperato, ma è comunque fatale. Ironicamente, Alessandro morirà a causa del veleno di coloro che aveva sconfitto in battaglia“
Babilonese (nell’odierno Iraq) di nascita, Iltani assistette alla progressiva conquista della Persia (l’attuale Iran) da parte di Alessandro Magno il quale fu agevolato nella sua impresa di conquista dall’utilizzo di un Frutto dell’Eden (un Bastone per la precisione) fornitogli dall’Ordine degli Antichi.
Decisa a fermare l’espansione conquistatrice di Alessandro Magno, Iltani, a tutti gli effetti una proto-assassina, si recò nell’odierno Afghanistan, ad Herat, luogo in cui il condottiero macedone si trovava, all’interno di una cittadella ben protetta. Iltani si rese conto che Alessandro era venuto a conoscenza della sua presenza lì ad Herat e ritenendo troppo pericoloso l’ucciderlo direttamente, decise di andare via dalla città.
Escogitò un nuovo piano, ossia, ucciderlo mediante la somministrazione di veleno e per compiere questo suo piano si incontrò con un alchimista persiano di stirpe achemenide (sterminata dallo stesso Alessandro Magno) il quale le diede la formula per realizzare un veleno mortale che agiva lentamente.
Iniziò a seguire gli spostamenti di Alessandro Magno, lasciando di tanto in tanto appunti sparsi (visibili solo a chi aveva il dono dell’occhio dell’aquila) sulla sua missione (lasciò anche la ricetta per preparare il veleno, per poter far sì che altri occulti avessero potuto servirsene qualora ce ne fosse stato bisogno).
Morte di Alessandro Magno.
Nel 323 A.C. a Babilonia, Iltani si infiltrò nel palazzo di Nabucodonosor II ed avvelenò con successo Alessandro Magno il quale, dopo un’agonia di diversi giorni, morì.
Sebbene, come già detto, fosse una proto-assassina, Iltani passò alla storia della Confraternita degli Assassini come uno dei membri storicamente più importanti, al punto dall’avere dedicata una statua che la raffigura mentre brandisce la sua arma “tipica” (ossia un’ampolla contenente veleno) nel “Santuario degli Assassini” posto nella cripta di Villa Auditore a Monteriggioni.
La statua di Iltani nella cripta di Villa Auditore a Monteriggioni.
– SHAY –