IL CLAN DEGLI ASSASSINI

QABIHA [?-862]

“Il nobile discendente è giunto. Eppure egli non conosce se stesso. hai mai meditato sulla tua natura? Tu, che vedi oltre. Tu che conosci… Persino mio figlio ha chiesto che cosa sei, dopo averti visto risvegliare il dono degli antichi.”

ORIGINI

Qabiha nacque come schiava e fu tra le concubine del califfo Al-Mutawakkil. Il suo status tra le concubine del califfo mutò, diventando la principale tra di esse in quanto partorì il primogenito maschio (e futuro erede al trono) Abu’Abdallah. Tale concepimento la rese “Umm Walad”, ossia la “madre del figlio” (del califfo). Grazie a tale evento, fu posta a capo dell’harem (la servitù del califfato) e parallelamente, in segreto, divenne membro dell’Ordine degli Antichi dei quali scalò le gerarchie fino a diventarne il capo, noto con il nome di “Ra’s Al-Af’a” che letteralmente significa “testa del serpente”.

Un primo piano di Qabiha.

LA RICERCA DELLA "CHIAVE"

L’11 Dicembre 861 D.C. Qabiha, nelle vesti di capo dell’Ordine degli Antichi, fece visita al califfo nel palazzo d’inverno di Anbar assieme ai suoi sottoposti. La donna confermò l’esistenza e la sicurezza del manufatto conosciuto come “Sigillo della memoria”, con Al-Mutawakkil ordinandogli di non aprire il forziere e di non guardarne il contenuto. Quella stessa sera, una volta lasciato il palazzo d’inverno, un giovane ladruncolo di nome Basim rubò il contenuto, uccidendo il califfo. Il figlio, Abu’Abdallah, assistette segretamente alla scena e informò immediatamente dell’accaduto sua madre, rivelando che il ladruncolo non fosse un semplice uomo. L’arrivo degli occulti a Baghdad complicò i suoi piani in quanto pian piano perse potere a causa della morte dei suoi sottoposti per mano di Basim (nel frattempo diventato un membro dell’ordine degli occulti). La donna, desiderosa di scoprire chi fosse questa persona fuori dal comune, fece finalmente la sua conoscenza all’asta pubblica nota come “Da’irat Al-mal”; infatti, l’assassino, all’epoca sulle tracce di un altro membro dell’ordine degli antichi noto con il soprannome di “tesoriere” (ed ignaro dell’identità di Qabiha), le si presentò confessandole di aver origliato una sua conversazione precedente con una mercante e le chiese informazioni circa l’identità di qualcuno noto come “tesoriere” (che era segretamente anche membro dell’ordine degli antichi). Qabiha gli rivelò il nome di colei che era nota come “tesoriere” (ovvero, Ning) e, salutandolo prima che questi sparisse, ne scoprì il nome. Durante l’asta, Qabiha osservò attentamente i movimenti di Basim nutrendo forti sospetti che potesse essere lui l’occulto e la “persona speciale” che il figlio le aveva descritto all’epoca della morte del califfo e che lei cercava in quanto “chiave” di misteri da scoprire posti nel tempio situato sotto la roccaforte di Alamut (sede principale degli occulti). Quando scoprì che Ning era stata uccisa, fugò ogni dubbio considerando come confermati i sospetti che nutriva su Basim e decise che in un modo o un altro avrebbe dovuto arrivare a lui convincendolo a collaborare.

L’ordine degli antichi incontra il califfo.

Il primo incontro tra Qabiha e Basim

MORTE

Dopo che Basim uccise tutti i membri dell’Ordine degli Antichi scoprendo infine anche l’identità del loro capo, decise di infiltrarsi all’interno del palazzo nel quale, aiutata dalla sua serva Makira, Qabiha si nascondeva. L’assassino, con determinazione, riuscì a ingannare la sua serva risparmiandola ed entrò nelle segrete dove finalmente la incontrò faccia a faccia per la seconda volta. Qabiha cercò di convincere Basim a sposare la sua causa, dicendogli quanto lui fosse speciale e informandolo che lui era la chiave e che la risposta a tutte le domande che l’assassino si poneva si trovava nel tempio posto nei sotterranei della roccaforte di Alamut. Basim decise di risparmiarla in quanto era stufo di non ottenere mai risposte ma solo sempre più domade. All’improvviso, però, la maestra di Basim, l’occulta Roshan, uccise Qabiha infilzandola alle spalle. In seguito minacciò Basim intimandogli di non fare ciò che gli aveva detto la donna altrimenti sarebbe morto.

Basim tornò ad Alamut e scoprì che gli alleati degli Antichi avevano assaltato la roccaforte (questo era stato l’ultimo ordine impartito da Qabiha)  e tale attaccò aveva provocato la morte di tanti confratelli e la cattura del mentore Rayhan, Basim riuscì tuttavia a sventare la minaccia. Makira, che era stata in precedenza risparmiata da Basim, decise di seguire le orme della sua padrona diventando un membro dell’Ordine degli Antichi con il nome di Al-si’la, ossia “strega” (nome che le era stato dato da Basim dopo che fu ingannato e reso complice di un omicidio architettato dalla stessa).

Roshan uccide Qabiha.

AL MUALIM

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