IL CLAN DEGLI ASSASSINI

BARNABA [V SECOLO A.C.]

“Kassandra, è così che funziona per i mortali. Ce ne andiamo quando decidono gli dei. E io attendo con impazienza un aldilà di mari calmi e di torte di granchio a non finire.

Barnaba parla con Kassandra dopo essersi battuti a causa della Mela dell’Eden.

Barnaba (Tessalonica, 16 settembre 487 A.C. – Argo, 3 maggio 420 A.C.)

LE ORIGINI

Barnaba nacque nel in un uliveto sull’isola di Mykonos. Lui e i suoi fratelli si unirono successivamente all’esercito ateniese, prestando servizio come capitani nella marina ateniese.

Ad un certo punto, Barnaba sposò Leda, originaria dell’isola greca di Itaca. Marito e moglie, entrambi esperti navigatori, iniziarono a lavorare sulle stesse navi.
Una notte, durante un assedio, la flotta di Barnaba fu distrutta da una tempesta e Barnaba affermò di essersi trovato faccia a faccia con “l’animale domestico assassino” di Poseidone e di aver perso un occhio.

Quando la loro nave naufragò, Leda ne legò insieme alcuni rottami con cui creò una zattera sulla quale lei ed il marito remarono fino a una riva.

Barnaba e Leda (incinta di Barnaba che però non lo sapeva) alla fine si separarono, dopo di che Barnaba lasciò la marina per diventare un marinaio a pieno titolo, diventando il capitano della sua nave, l'”Adrestia”.

Barnaba Database

INCONTRO CON KASSANDRA

Barnaba: “Non potrò ringraziarvi abbastanza. Dopo aver trascorso gran parte della mia vita in mare, sarebbe stato assolutamente vergognoso affogare in una pentola! Ah, dove sono le mie buone maniere? Sono Barnabas, capitano dell’Adrestia.”
Kassandra: “Bene, Barnaba. Sono felice di conoscerti. Sono Kassandra, misthios di mestiere.”

Nel 431 A.C. Barnaba visitò l’isola di Cefalonia ed attraccò nella città di Sami. Vi incontrò un signore del crimine locale, soprannominato “il Ciclope” in quanto privo di un occhio. Barnaba gli raccontò il naufragio subìto tempo prima e l’incontro con la bestia assassina di Poiseidone che soprannominò “mostro con un occhio solo”. Il Ciclope, infastidito dall’udire quel termine, rapì Barnaba ed iniziò periodicamente a torturarlo immergendeogli ripetutamente la testa in una vasca d’acqua.

La misthios Kassandra di Sparta, che era sulle tracce del Ciclope, giunse al suo accampamento e lo uccise insieme ad i suoi scagnozzi, successivamente liberò Barnaba. 

Questi, dopo essersi presentato ed aver raccontato qualcuna delle sue storie, offrì a Kassandra i suoi servigi come navigatore Cassandra eliminò il Ciclope e i suoi uomini, portando Barnaba in salvo fuori dalla baia. Dopo essersi presentato e raccontato le sue storie, Barnaba accettò di prestare i suoi servigi a Kassandra, che era sulle tracce della setta nota come “I Figli di Corsmos”.

Ad un certo punto, Kassandra prese a bodo uno storico di nome Erodoto, che sembrava conoscere molte cose tra le quali il fatto che la setta di Cosmos controllava le profezie della Pizia (la più importante indovina del mondo greco, che si diceva parlasse con gli dei e ne interpretasse le volontà).

Questa rivelazione scosse parecchio Barnbaba (uomo molto devoto al culto religioso) che a maggior ragione si dedicò ancor di più al servire Kassandra, in quanto era convinto che avrebbe fatto abbattere la vera ira degli dei sulla setta (ai suoi occhi di devoto religioso, nessuno poteva interpretare in modo falso e truffalcino qualcosa di sacro ed importante come il volere degli dei).

Barnaba e Kassandra si preparano a salpare.

GLI ULTIMI ANNI

Intorno al 429 A.C., Barnaba navigò con Kassandra fino in Macedonia e le diede supporto durante la minaccia rappresentata dall’incursione dell’ Ordine dei Cacciatori, un sottogruppo dell’Ordine degli Antichi di Persia. In questa occasione, incontrò anche Dario (il protoassassino inventore della lama celata, colui che uccise il re di Persia Serse I) e suo figlio Nataka (che concepirà un figlio con Kassandra da cui discenderà, secoli dopo, Aya di Alessandria, la co-fondatrice dell’Ordine degli Occulti (passata alla storia con il soprannome di Amunet).

In quel periodo scoprì anche di aver avuto una figlia dalla moglie Leda (a cui la madre diede il suo stesso nome, ossia Leda) e si mise sulle sue tracce.
La ragazza era cresciuta con la madre (ormai morta) ed il nuovo marito di lei, che l’aveva cresciuta come una figlia e l’aveva resa erede dei suoi possedimenti terrieri.
Quando Barnaba la trovò, lei era minacciata da Pelenos e Antikles, due spasimanti di Leda che volevano sposarla per mettere le mani sulla sua eredità ma che lei aveva rifiutato.
Grazie all’aiuto di Kassandra, Pelenos ed Antikles furono uccisi e Leda, per recuperare un rapporto col padre, decise di salpare insieme a lui sull’ “Adrestia”.
All’età di circa 65 anni, Barnaba accompagnò Kassandra a Thera, dove la donna avrebbe incontrato il padre, Pitagora.
Dopo che la misthios raccolse i quattro manufatti di Atlantide e sigillò l’antica città, si fece promettere da Barnaba di non parlare mai a nessuno di quel luogo.

Barnaba incontra sua figlia Leda

PORTATORE DELLA MELA DELL'EDEN

Intorno al 420 A.C., a Corfù, Kassandra si mise sulle tracce di una Mela dell’Eden alla cui ricerca però c’erano anche dei pirati.

Kassandrà riuscì ad impadronirsi della Mela che però interagì con la Lancia di Leonida (un altro Frutto dell’Eden in possesso di Kassandra) provocando un’esplosione che fece volare la Mela nella parte nord dell’isola e contestualmente “svuotò” di ogni tipo di energia mistica la Lancia di Leonida.

Barnaba si mise alla ricerca della Mela, ritenendo tramite essa di poter “ricaricare” di energia la Lancia di Leonida. Appena trovò la Mela la afferrò ma il potere del frutto dell’Eden si rivelò per lui incontrollabile e così impazzì, uccidendo dai soldati presenti nei paraggi. 

Rinsavito, Barnaba guardò con orrore i corpi senza vita dei soldati e si rifugiò in un tempio di Zeus pregando il dio di liberarlo dalla nefasta influenza della Mela dell’Eden.

Kassandra lo trovò in quel tempio e cercò di farsi consegnare la Mela ma l’influsso della Mela era troppo forte in Barnaba che creò delle copie di se stesso ed affrontò la sua amica. 

Kassandra alla fine riuscì a recuperare la Mela ed informò un Barnaba ritornato finalmente in sè che lei era diventata immortale (grazie al possesso del Bastone di Ermete Trismegisto, un frutto dell’Eden donatole a Thera da suo padre Pitagora anni prima).

Kassandra decise quindi di partire per il suo viaggio senza fine (doveva cercare frutti dell’Eden da distruggere, come le aveva detto la Isu Aletheia a Thera) e salutò Erodoto e tutti i suoi amici tranne Barnaba, che, all’età di 67 anni, salpò sull’ “Adrestia” insieme a lei e servì sotto il suo comando fino alla sua morte per cause naturali in quello stesso anno.

Barnaba rimane attratto dal potere della mela e perde la ragione.

SHAY –

Nuovo banner canale!